lunedì 14 giugno 2010

PRU ART. 11 FIDENE - VAL MELAINA 2010: PIAZZA MINUCCIANO PAGA ANCORA UNA VOLTA IN NATURA


UN'ALTRA DEVASTANTE CONSEGUENZA DELL'APPROVAZIONE NEL 2008 DEL P.R.U. ART. 11 LEGGE 493/1993 FIDENE VAL MELAINA, CONTRO IL PARERE E LA MOBILITAZIONE DELLA GENTE, DI COMITATI, ED ASSOCIAZIONI, CHE AVEVANO PRESENTATO UN ORGANICO PROGRAMMA DI MODIFICHE, PURTROPPO DEL TUTTO DISATTESE, UNO DEI PIU' CLAMOROSI ESEMPI DI VIOLAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PARTECIPAZIONE DELLA CITTADINANZA DA PARTE DI SINDACO VELTRONI ED ASSESSORE MORASSUT !
ESTRATTO DA: ENRICO PAZZI, IL PARTITO COMUNE DEL MATTONE, IN www.roma2013/
Pare che nessuno voglia prendersi la paternità della mozione "Pru Fidene Val Melaina art. 11", votata durante la seduta del consiglio comunale di martedì 8 giugno 2010. Nella mozione si legge che "Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta ad attivarsi attraverso i Dipartimenti Comunali e gli Enti interessati a provvedere al cambio di destinazione d'uso da commerciale (non più interessante dal punto di vista economico per il palazzinaro di turno), a residenziale (che ancora qualche reddito lo darebbe)dell'intervento a Piazza Minucciano del P.R.U. Art. 11 Fidene Val Melaina, "tenuto conto degli accordi già intercorsi con l'Ente Locale di prossimità, i residenti e gli operatori".
Favorevoli al cambio di destinazione d'uso sono stati i seguenti consiglieri:
PDL: Maurizio Berruti, Gilberto Casciani, Ugo Cassone, Alessandro Cochi, Francesco De Micheli, Andrea De Priamo, Marco Di Cosimo (PROBABILE REGISTA DELL'OPERAZIONE), Dino Gasperini, Antonio Gazzellone, Luca Gramazio, Federico Guidi, Giorgio Stefano Masino, Lavinia Mennuni, Federico Mollicone, Domenico Naccari, Massimiliano Parsi, Marco Pomarici, Federico Rocca, Fabrizio Santori, Marco Siclari, Ludovico Todini, Antonino Torre, Marco Visconti
Ma pure quelli dell'opposizione non si sono fatti pregare:
GRUPPO MISTO: clamoroso voto favorevole di Gemma Azuni !!!
PD: Mirko Coratti, Umberto Marroni, Giulio Pelonzi, Maurizio Policastro, Mario Mei, Francesco Smedile, uno dei signori dell'urbanistica dei grandi accordi di programma della Roma Veltroniana, e Massimiliano Valeriani.
Unico mistero ancora insoluto è chi ha presentato la mozione", che sembrebbe componente del PD (PARTITO DEL MATTONE !) . "Ad oggi, a due giorni dalla votazione, l'atto non è ancora stato pubblicato (come regolamento sulla trasparenza vuole) sul sito istituzionale del Comune di Roma. Che questa votazione sia elemento di imbarazzo per qualche consigliere che ha basato la sua campagna elettorale sul "No al cemento"?
Tra le altre cose, una fonte molto vicina al Consiglio Comunale, ha riferito alla nostra testata che l'atto non è che sia stato presentato con tutti i santi crismi.
Ad un certo punto della seduta, il Presidente del consiglio comunale", OSSIA MARCO DI COSIMO DA NOI GIA' SEGNALATO COME UNO DEI PRESUMIBILI PROTAGONISTI DI QUESTA CHIAMIAMOLA "SVELTINA URBANISTICA", avrebbe velocemente e distrattamente avvisato i consiglieri che al posto di un certo atto già previsto, si sarebbe votata la mozione sul cambio di destinazione d'uso. E ancor prima di presentare il contenuto dell'atto, si sarebbe dato il via alla votazione.
La presentazione è avvenuta, ma un po' sottotono, mentre i consiglieri, chi distrattamente chi meno, provvedevano a dare il proprio assenso.
Mentre chi, tra coloro dell'opposizione che aveva avuto modo di capire il contenuto dell'atto, magari chiamando qualche consigliere municipale del IV, ha dato voto nullo.
Da voci di corridoio sembrerebbe che l'atto sia stato presentato da un esponente dell'opposizione. Ma è una voce ancora tutta da verificare.
Magari si potrà appurare tale elemento una volta che l'atto sarà pubblicato sul sito istituzionale del Comune. Ma perché mai tanta reticenza?
Tenuto conto anche della sollevazione popolare che il cambio di destinazione d'uso, già solo nel momento in cui questo era semplicemente una possibilità, aveva suscitato nel Municipio IV di Roma !!

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