domenica 12 settembre 2010

ROMA: POVERO PENSIONATO UCCISO A VIALE TIRRENO ANGOLO VIA VALLE SCRIVIA DA CAMION SALINI COSTRUZIONI DIRETTO AL CANTIERE METRO B1 DI PIAZZA CAPRI



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Incredibile incidente giovedì 9 settembre 2010 alle 9.30 all'incrocio di viale Tirreno con via Valle Scrivia a Roma.
Un pedone di 75 anni M.D.G., che stava attraversando le striscie pedonali in corrispondenza dell’incrocio fra il viale e via Valle Scrivia, è stato travolto da un camion del cantiere della metropolitana B1 che -al sopraggiungere per lui della luce verde- non si è accorto che il passante  non aveva ancora completato l’attraversamento sulle striscie pedonali quasi completamente cancellate, e lo ha schiacciato con tutta la mole del pesante mezzo.
Trasportato all'ospedale Sandro Pertini in gravissime condizioni,  l'uomo  è deceduto in serata per le ferite riportate, fatto che ha provocato e sta provocando nel quartiere e nell’intero Municipio IV di Roma rabbia e indignazione da parte dei cittadini, che stanno subendo da cinque anni il traffico caotico e l'assurda viabilita' conseguente alla cantierizzazione della metro B1.
Striscie pedonali inesistenti, marciapiedi e strade dissestate, polvere e inquinamento acustico, con i camion della Salini che spadroneggiano nel quartiere, e che hanno trasformato ormai viale Tirreno in una loro vera e propria pista di accesso al canatiere metro di piazza Capri.
Al danno si aggiunge la beffa, ossia un veramente beffardo  comunicato di Roma Metropolitane che, senza una parola di cordoglio o rincrescimento per la tragedia, si limita perentoriamente a dichiarare che “il camion in questione marciava regolarmente con semaforo verde nel pieno rispetto delle disposizioni del Codice della Strada”….
Vergogna !!! Vergogna !!!
E siamo solo all'inizio di due anni d'inferno con una nuova fase della viabilita' completamente fuori controllo che coinvolgera' viale Jonio e successivamente via Valmelaina e via Isole Curzolane. Quante disagi e disgrazie dovrà subire la gente del quartiere in futuro?
Al sito LaQuartaonline.it dobbiamo l'immediato rilancio della tragica notizia, all'inizio poco seguita dai principali mezzi di comunicazione.

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