sabato 30 gennaio 2010

I FURBETTI DEL MATTONCINO


Un emendamento, firmato dai senatori Carlo Sarro e Vincenzo Nespoli (Pdl), al decreto "milleproroghe", in questi giorni in discussione alla Commissione Affari Costituzionali del Senato, consentirebbe la riapertura fino al 31 dicembre 2010 dell'ultimo condono per abusi edilizi commessi entro il 31 marzo del 2003.

Pd e Idv sono insorti contro il progetto di questo nuovo condono edilizio, definendolo una “cementificazione selvaggia”. Anche dal Pdl c'è chi, come i senatori Granata e Versace, ha alzato la voce contro la proposta di un nuovo condono, definendola "una suggestione pericolosa". Della Seta e Ferrante di legambiente hanno tagliato corto; "un emendamento criminale".

La Cgil, dal canto suo, ha chiesto già al Parlamento di respingere immediatamente la proposta, definendola "un insulto ai cittadini onesti e un'aggressione all'ambiente".

L’Associazione Rete Nuovo Municipio IV (aderente alla Rete Romana di Mutuo Soccorso) invita Comitati e Associazioni di quartiere, i semplici cittadini ad inviare una e-mail al Senatore Carlo Vizzini del PDL - vizzini_c@posta.senato.it e alla Senatrice Maria Fortuna Incostante del PD - incostante_m@posta.senato.it, rispettivamente Presidente e Vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, con il seguente testo:

L’emendamento, firmato dai senatori Carlo Sarro e Vincenzo Nespoli (Pdl), al decreto "milleproroghe", che consentirebbe la riapertura fino al 31 dicembre 2010 dell'ultimo condono per abusi edilizi commessi entro il 31 marzo del 2003 è una scandalosa conferma del superamento di ogni limite di legalità e decenza.

Esso rappresenta un vero e proprio insulto ai cittadini onesti, oltre che un'aggressione all'ambiente e alla vita dei cittadini.

La messa in sicurezza di migliaia di comuni dal rischio sismico e dai dissesti idrogeologici, il recupero e la riqualificazione di milioni di case fatiscenti per impedire tragedie come quella recente di Favara, un vero Piano per l’edilizia sociale per dare risposte alla decine di migliaia di famiglie che perdono la casa quotidianamente perché non possono pagare l’affitto o la rata del mutuo: queste sono oggi le vere priorità per il nostro Paese, non l’ennesimo condono edilizio, con il quale si rischia di consegnare concretamente le chiavi del futuro del paese alla criminalità organizzata.

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